Uno sguardo d’insieme

Uno sguardo d’insieme

Panorami mozzafiato

Cesi è stata definita il “balcone della conca ternana”.
La cittadina infatti si affaccia sulla pianura di Terni e sull’ampio anfiteatro di monti che circondano la città.
IL borgo medievale, immerso in un mare di ulivi, è un belvedere naturale: panorami di grande suggestione sono visibili da vari punti del paese, quasi terrazze affacciate sulla piana di Terni.
La vista si fa addirittura aerea per chi sale a Sant’Erasmo. Dal pianoro il panorama si allarga fino ai rilievi lontani abbracciando, nel suo insieme, quel territorio che alcuni viaggiatori del Grand Tour hanno definito, per la sua bellezza, la “valle di Tempe”

L’aspetto della cittadina

Sorge sul crinale del monte Torre Maggiore, appendice dei monti Martani, a 437 metri s.I.m.
Distribuisce il suo abitato a mezza costa con strade parallele intersecate da stradine, scalinate, piazzette, archi e sottarchi. Prevale l’aspetto medievale, spesso di forte impatto visivo, con resti dell’antica Rocca, di mura, torrioni circolari e antiche porte.

Il Nome

Le ipotesi sull’origine del toponimo sono sostanzialmente due: la prima, la più accreditata, fa derivare il nome da “casum” (dal latino “cadere” cioé tagliare) in riferimento all’usanza del taglio del bosco tuttora presente tra la popolazione.

La seconda lo fa derivare da “caesum” (lat. “caedere”) con il significato di uccidere, massacrare: in tal caso ci si riferisce alla testimonianza di Livio che narra di una strage di Umbri avvenuta nelle grotte del circondario di Terni, verosimilmente a Cesi.

Curiosa l’ipotesi del professor Farinacci che sostiene la presenza celtica nella zona: per lo studioso il nome deriverebbe da “cesius* (significa: “abitante dagli occhi chiari”) e si legherebbe al detto locale che così suona “Li cesani c’hanno l’occhi de gattu”.