Le Chiese

Le chiese

Chiesa di Santa Maria Assunta

Eretta nei primi anni del ‘500 per volontà della comunità di Cesi, venne trasformata nel ‘700. L’interno presenta diverse opere d’arte tra cui un un affresco del ‘500 del Papacello, un Crocifisso ligneo del 600, un coro in noce del XIII sec. e tele attribuite a Bartolomeo Barbiani e al Barla. L’organo realizzato nel 1836 da Francesco Pasquetti, è uno strumento di grande valore artistico.

Museo Dicesano

Conserva notevoli opere d’arte. Prima fra tutte la Maestà (Madonna col Bambino tra gli angeli e santi) del cosiddetto Maestro di Cesi (1308), una pala tra le più interessanti della pittura umbra.
Notevole la statua lignea della Madonna, pregevole opera del ‘200.

Ex chiesa di San Michele Arcangelo – Auditorium

L’edificio religioso sorge sopra la cinta medievale e comprende, in parte, gli antichi bastioni.
Fu chiesa benedettina. Insieme alla chiesa di Santa Maria de Fora fu uno dei primi nuclei sorti a Cesi: appartenne all’abbazia di Montecassino e fece parte dei possedimenti degli Arnolfi.
L’edificio, con campanile centrale aperto da una monofora e da un oculo, fu rimaneggiato nel ‘200.
L’interno è formato da una grande navata absidata con affresco del ‘600 raffigurante San Michele Arcangelo. Frammenti di dipinti sono lungo le pareti: tra questi si segnala un Cristo risorto di bottega di Piermatteo d’Amelia.
Cappelle decorate nel ‘600 si aprono lungo la navata di destra.
Per un certo periodo la chiesa di San Michele Arcangelo rappresentò una specie di museo dei reperti archeologici rinvenuti in territorio cesano e provenienti da Carsulae.
L’edifico religioso è adibito ad Auditorium.

Chiesa di Santa Caterina

Edificata a metà del ‘600, era chiesa annessa al Palazzo Eustachi che le sorge a fianco.
L’interno è abbellito da dipinti del XVII sec. di autore ignoto. Qui si trovava la tela di Girolamo Troppa raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi.

Oratorio del SS. Sacramento

Un portale rinascimentale dà accesso a un unico vano: sull’altare era collocato uno stendardo dipinto sulle due facce raffigurante l’Assunzione della Madonna e l’Apparizione del SS. Sacramento.

Chiesa di Sant’Antonio

Dell’antica chiesa resta un vano con volta gotica e con un bellissimo affresco eseguito da Giovanni di Giovannello di Paolello e raffigurante il Calvario, un’opera datata 1425 di pregevole fattura, caratterizzata da ben 75 figure.

Chiesa di Sant’Agnese

La caratterizza una bella facciata barocca che appare al di là di via Carsulae.
Un tempo annessa al monastero delle benedettine. Barocco anche l’interno ove si ammira una tela del ‘500 con la raffigurazione del “Martirio di Sant’Agnese”.

Chiesa di Santa Maria de Fora

Secondo alcuni il sito ha rappresentato il primitivo nucleo dell’abitato di Cesi e fu sede di una comunità benedettina.
Di impostazione romanica, utilizza molti materiali di spoglio di provenienza carsulana.

Chiesa di San Biagio

Immersa in un folto bosco, la piccola chiesa venne fatta costruire dalla famiglia Contelori sul luogo dove sorgeva un più antico oratorio. All’interno, nell’abside, si vede un interessante affresco eseguito di Bartolomeo Barbiani, datato 1640, avente per soggetto Cesi tra i santi Biagio e Carlo Borromeo.

Chiesa della Madonna della Pittura

Probabilmente eretta nel ‘400 come edicola votiva voluta dalle devozione popolare, fu trasformata nel ‘600. Situata lungo la cosiddetta “corta di Cesi”, è caratterizzata da un piccolo portico a 3 pilastri.
All’interno un affresco raffigurante Angelo che porta il modellino della chiesa di Sant’Angelo eseguito da Bartolomeo Barbiani agli inizi del XVII sec. 

Chiesa di Sant’Onofrio

Fu costruita nel 1675 sul luogo di un antico romitorio immerso nel bosco conosciuto come “bosco di Sant’Onofrio”. Ha una sola navata: sull’altare maggiore sopraelevato si ammira ciò che resta di stucchi policromi e di due angeli. Qui era collocata la statua di Sant’ Onofrio, patrono del paese.

Chiesa di Sant’Erasmo

Affacciata sulla conca ternana in splendida posizione, presenta architettura romanica con portale adorno e contrafforti ai fianchi. L’interno ha una sola navata.
Fu un monastero benedettino dipendente da Montecassino, forse eretto nel XII sec. sul luogo ove sorgeva la Rocca di Cesi e, come si vede dai resti delle mura poligonali, sul sito dell’antico centro degli Umbri.

Tradizioni e feste

La festa di San Biagio

La festa di San Biagio si tiene il 3 febbraio. In questa occasione i Cesani, ripetendo un’antica usanza, si recano sul posto ove si benedicono le candele e l’olio santo e dove si fa merenda. Il detto popolare “A San Biagio de li tozzi, a me m’ aiuti a te te strozzi” ricorda che san Biagio era il protettore della gola.

Un curioso legame

Sant’Erasmo è conosciuto anche con il nome di Sant’Elmo. Si chiamano “fuochi di Sant’Elmo” quei fenomeni luminosi che si verificavano sugli alberi delle navi, che gli antichi popoli, non conoscendone l’origine atmosferica, attribuivano all’opera dei mitici Dioscuri Castore Polluce. Proprio alle divinità genelle di Castore e Polluce a Carsulae è dedicato un tempio.
Sempre in questa area archeologica compaiono altri due gemelli, santi Cosma e Damiano ai quali dedicata la chiesa. Questi ultimi rappresenterebbero una cristianizzazione del culto dei Dioscuri.